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Categoria: Libri
Tre racconti, tre viaggi, tre donne, un unico magico cuore che batte...
Tre racconti, tre viaggi, tre donne, un unico magico cuore che batte, un coacervo di sentimenti, passioni, fantasie, dolore mischiati assieme in tre storie completamente diverse fra loro. Vi siete divertiti leggendole? Avete pensato? Sognato? Vi siete incavolati contro l’uno a l’altro personaggio? Avete tremato per la sorte di Shanti? Avete urlato a Chiara di svegliarsi? Di pensare meno ai tatuaggi e più alla sua vita? Avete sperato che Sveva trovasse pace? Avete odiato Salvatore e la sua violenza pelosa? Avete giustificato Olga? Avete imparato qualcosa da questi tre mondi così diversi? Da questi tre cuori palpitanti che hanno rovesciato su queste pagine la loro essenza.
Ho letto da qualche parte che nel primo libro di ogni scrittore esce fuori la parte più autobiografica, diventa quasi una necessità impellente dire qualcosa di se attraverso i
personaggi e le storie raccontate. Ho capito che Chiara è un’anima in conflitto con se stessa, con gli uomini, con il mondo, lei è alla ricerca di capire qual è il suo ruolo in questa vita cercando il confronto con gli altri, che in questo caso sono gli aspiranti scrittori che inviano i loro romanzi, cerca l’amore in ogni angolo, lo trova negli animali, lo aspetta dagli esseri
umani, lo affoga nel tango, la sua passione, dove Chiara trova la sua dimensione, dove il poco della sua autostima diventa il molto della potenza della sua femminilità e del suo tacco 11. Ho capito che Sandra è una grande sognatrice, lei rappresenta un mondo di cose inespresse, lei così attiva, così instancabile, così avventurosa ci ha regalato una fiaba piena di personaggi e di significati. Nel racconto si vola, si viaggia in posti meravigliosi, dove si sentono tutti i profumi più belli, ed è questo ciò che lei vuole dalla vita, dal mondo.
Conoscendola meglio, durante la scrittura del libro delle sue avventure, ho imparato molte cose del suo modo di essere ed una è quella di ringraziare sempre per quello che ho e per quello che riesco a gustare della vita e della natura. Lo faccio anche adesso, ringrazio il Dio in cui credo, di avermi dato questa opportunità e di avermi fatto conoscere una grande persona come la Sandra Bianchini. Ho capito che Monia ha il dono della scrittura, un dono che ha faticato non poco a tirar fuori ma che a poco a poco è riuscita a portare alla luce, come un parto. Nel suo racconto, molto duro, tocca tutti gli aspetti della sua personalità e del suo vissuto.
Lei è un pò Sveva perché ha sofferto molto, perché si è spesso sentita inutile, inadeguata e usata, è un po’ Mara perché avrebbe voglia di spaccare tutto, perché pensa di odiare tutti rendendosi insopportabile agli occhi di chi le sta intorno ed infine è un pò Olga, che vendica l’amica, vendicando alla fine se stessa, togliendo di mezzo tutti coloro che l’hanno fatta star male in questo mondo e riuscendo a regalarsi un po’ di felicità.
La metafora della sua vita che finisce col bacio appassionato di Mara che si spoglia della sua rabbia e delle sue paure e si concede all’amore, proprio come ha fatto Monia in questi mesi, nel suo percorso di vita come scrittrice.