Da dove ripartire?
Bella domanda!!
Risposte? Non ne ho, oppure mi sbaglio e ne ho talmente tante da non riuscire a dirle tutte insieme. Quanti nuovi progetti sono già in cantiere? Quante idee per rendere la nostra Onlus ancora più ricca e più presente sul territorio? Quante persone coinvolte e da coinvolgere? Artisti, scrittori, musicisti, pittori, disegnatori, fumettisti, poeti, attori, cantanti, comici, funamboli, gruppi musicali, istruttrici di Yoga, istruttori di recitazione teatrale, istruttori di scrittura creativa, sceneggiatori teatrali e cinematografici, educatrici. Una montagna di persone già predisposte a impegnarsi con noi per promuovere ognuno la propria arte e per aiutare la Onlus a continuare a perseguire i suoi obbiettivi.
Cosa ci manca? Escluso la libertà di riunione, che non è poco, ma che è certo che riacquisteremo in breve tempo, manca una sede adeguata. La nostra sede. Dove poter organizzare i nostri eventi e le nostre riunioni. Il nostro punto di riferimento. Forse sarò un sognatore, come molti continuano a dirmi, ma lo ero anche quando anni fa insieme a Daniele Borgognoni costituimmo questa Onlus con l’intento di aiutare famiglie in difficoltà. I nostri sogni si stanno avverando, la Onlus l’Arcobaleno di Elena, piano piano, passo dopo passo è cresciuta, ha raccolto cifre importanti e donato speranze e sorrisi a tante persone. Di questo ne siamo orgogliosissimi e tutto questo ci motiva ancora di più a crescere e a migliorarci. Ultimamente siamo entrati in collaborazione con altre Onlus del territorio pratese alle quali stiamo fornendo supporto economico in base agli eventi che riusciamo a organizzare.
I proventi del mio ultimo libro “Tutto finisce, tutto ricomincia”, sono stati suddivisi fra la Kepos Onlus, Stremao Onlus e il Comitato i Sogni di Jo, tre cause che continueremo a seguire anche in futuro. Adesso cercheremo di concentrarci sull’acquisizione di questa sede: già me la immagino, una stanza grande accogliente dove poter sistemare tante sedie, un palcoscenico in fondo con un piccolo retro per far posto
ai camerini, due stanze laterali per i nostri corsi e le riunioni, un piccolo angolo bar. I nostri volontari e volontarie impegnati nelle aperture nel servizio di accoglienza e i nostri artisti che si susseguono uno dietro l’altro con le loro storie, la loro arte, il loro sapere. Tutti potranno venire a proporre il loro punto di vista da noi, saremo uno spazio aperto, senza preconcetti, senza l’intercessione dell’amico dell’amico, saremo quello che manca in questa splendida città. Ce la faremo? Cominciate a darci una mano, iscrivetevi alla nostra Onlus, aiutateci a trovare un locale idoneo per la sede.
Grazie amici.
Filippo